Il Museo Antropologico Multimediale si propone quale struttura di acquisizione, conservazione, consultazione, consulenza e promozione di documenti audiovisivi inerenti i beni culturali e demo-etno-antropologici dell’Italia centro-meridionale e di ulteriori aree del Mediterraneo sui quali specificamente sviluppa prodotti e progetti di fruizione e approfondimento culturale. Il Museo si articola in sezioni tematiche, ha specifica natura multimediale, e a tal fine favorisce la sperimentazione e la ricerca nell’ambito della fruizione e della promozione dei beni e delle ricerche nel settore delle discipline demo-etno-antropologiche.

Compiti del Museo sono, nel dettaglio, quelli di:

1. arricchire e conservare le collezioni di documenti audiovisivi concernenti i beni culturali e demo-etno-antropologici delle aree testé ricordate che ne caratterizzano la dotazione;
2. assicurare al pubblico la fruizione delle distinte banche dati visuali attraverso idonei sistemi di consultazione interattiva nonché mediante documentari e altri prodotti audiovisuali, analogici e digitali;
3. garantire la disponibilità delle collezioni e dei materiali prodotti per lo svolgimento di ricerche;
4. svolgere attività di ricerca negli ambiti scientifici e culturali inerenti le raccolte;
5. organizzare, anche attraverso collaborazioni esterne, pubbliche e private, attività di divulgazione e promozione scientifica delle raccolte e dei documenti museali prevedendo tra le altre la progettazione e la realizzazione di pubblicazioni, convegni, seminari, mostre, prodotti multimediali interattivi, documentari scientifici, nonché iniziative, locali, nazionali e internazionali, di carattere culturale, artistico, museografico;
6. valorizzare testimonianze scientifiche particolarmente significative in merito alle tematiche del museo in forma di videointerviste e lezioni.
7. Dialogare, stabilendo opportune e congruenti sinergie, con la componente sociologica e con le altre discipline sociali che costituiscono anima e vocazione multidisciplinare del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli Federico II.